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San Gennaro: il miracolo, i luoghi, la storia

By Staff / 19 Settembre 2018 / blog / 0 Comments
San Gennaro è senza dubbio il più famoso fra i santi partenopei, quello a cui il popolo dedica ancora preghiere, a cui richiede le “grazie”, e perchè no, i”miracoli”.
Riguardo al miracolo di  “faccia gialla”, senza dubbio siamo tutti preparati: ne conosciamo la data, l’ubicazione, l’ondata di superstizione  che invade la città che aspetta lo scioglimento del sangue miracoloso.
Tutti almeno una volta siamo entrati all’interno del Duomo di Napoli, custode delle spoglie mortali del Santo, e tutti almeno una volta abbiamo sentito parlare del celebre Tesoro di San Gennaro. Ma chi era davvero San Gennaro?  Quali gesta lo hanno portato a diventare il Santo protettore di Napoli?  Quali e quanti luoghi la città gli ha dedicato nel tempo?
Noi di Curiosity tour vogliamo provare a raccontarvi tutto questo, vogliamo presentarvi il Santo patrono attraverso le nostre passeggiate guidate.
Una di esse è “L’operazione San Gennaro”, un percorso che prevede la visita guidata a quelli che sono i luoghi legati al Santo, e che ne portano il nome. Partendo da Porta San Gennaro inauguriamo il nostro viaggio nel passato, alla scoperta della storia di uno dei vescovi più popolari ed acclamati della storia partenopea. Il tour prevede l’ingreso al Duomo,  alla la cripta di San Gennaro ed alla Basilica di Santa Restituita con annesso battistero, fra i più antichi mai ritrovati in Campania. Si continua con la cappella di San Gennaro ed il museo del tesoro. Il tour si conclude in uno dei luoghi meno conosciuti della città, al cospetto del santo, ai piedi della sua guglia nascosta agli occhi dei cittadini in piazzetta Riario Sforza.
Il secondo e più celebre tour che dedichiamo, in parte, a San Gennaro, è la visita al Rione Sanità ed al cimitero delle Fontanelle.
Questo tour parte proprio dalla porta San Gennaro, antico ingresso alla città greco-romana che oggi porta il nome del Santo protettore di Neapolis.
Ma come mai la porta è conosciuta con il nome di Porta di San Gennaro? Semplicemente perché era sull’unica strada che portava i pellegrini alle catacombe del patrono di Napoli.
La Porta è inoltre deorata da un bellissimo affresco di Mattia Preti, al quale, realizzato in occasione della peste del 1656.
L’affresco vede protagonista la Madonna, con in braccio Gesù, e ai lati  San Gennaro, con la fiala di sangue in mano, e San Francesco . In basso scene di disperati e una donna, piena di piaghe e vestita di stracci, che seduta su alcuni gradini morde se stessa. È lei il cuore della rappresentazione, l’incarnazione e l’allegoria finale, la più significativa: la Peste.
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